Il sovrappeso, l’obesità e le co-morbidità derivate, sono condizioni strettamente correlate a uno stile di vita globalmente disfunzionale al mantenimento di parametri antropometrici e metabolici compatibili con un ottimale stato di salute. Oltre alla semplice dimensione personale, queste problematiche hanno già assunto a pieno titolo una connotazione di carattere sociale, contribuendo alla progressione di quadri patologici che costituiscono alcune tra le maggiori cause di decesso al mondo, tra cui l’aterosclerosi, il diabete e le malattie neoplastiche.
Diverse tipologie di intervento possono essere funzionali come supporto alle modifiche dello stile di vita necessario nell’affrontare queste problematiche, in particolare la stimolazione del senso di sazietà, la modulazione nutricinetica della velocità di assorbimento dei nutrienti (funzionale alla modulazione della risposta ormonale derivata) e l’interferenza con i meccanismi di re-uptake dei lipidi (secreti con la produzione biliare e assunti con l’alimentazione) e possono supportare il viraggio da uno stile di vita disfunzionale a quello virtuoso, favorendo il raggiungimento di parametri fisici e metabolici maggiormente compatibili con un migliore stato di salute. In questo contesto, si è dimostrato molto interessante lo studio di recente pubblicazione(1) volto a valutare le potenzialità di una miscela brevettata a base di fibre idrosolubili altamente viscose, fitosteroli, fitostanoli e cromo, caratterizzata dalle seguenti caratteristiche formulative, commercializzata con il nome di Fibermet®:
Tabella 1: Composizione della miscela nutraceutica considerata
Lo studio relativo alle potenzialità applicative della suddetta miscela di fibre idrosolubili, steroli, stanoli vegetali e cromo della durata di 4 settimane, in aperto, controllato, condotto nella pratica clinica di routine (in conformità alla normativa vigente), ha previsto l’ arruolamento di un totale di 50 soggetti adulti caucasici di età compresa tra 20 e 65 anni, in sovrappeso o obesi con BMI compreso tra 27-41, suddivisi in:
Per essere considerati completamente aderenti, i soggetti in studio dovevano avere un’aderenza superiore all’85% delle indicazioni fornite, mentre la scarsa aderenza implicava un aderenza inferiore al 15%. L’aderenza, la tollerabilità e la compliance relativa all’intervento sullo stile di vita sono state valutate mediante un questionario standardizzato. Tutti i partecipanti sono stati valutati con la finalità di definire il riscontro clinico e il profilo di sicurezza e tollerabilità derivante dalla somministrazione di Fibermet nei soggetti scarsamente aderenti alla modifica dello stile di vita, oppure dei risultati clinici attribuibili alle sole modifiche sullo stile di vita nei soggetti aderenti. Sono stati considerati rispettivamente i parametri indicati in tabella 2 sia in condizioni basali (T0) che al termine dello studio (T28) . In tabella 2 vengono anche riportati i criteri di esclusione dallo studio riscontati in anamnesi o in seguito alle valutazioni parametriche precedentemente descritte.
Tabella 2: Parametri valutati nel campione studiato e criteri di esclusione
L’intervento sullo stile di vita è stato proposto in connotazione multifattoriale, prevedendo sedute individuali settimanali di educazione alimentare, counseling sulla gestione e sull’intensificazione dell’esercizio fisico, supporto psicologico e gestione di un diario in cui annotare oltre alle dinamiche alimentari anche lo stato d’animo correlato e l’andamento del programma di attività fisica, da utilizzare come strumento di rinforzo positivo. Dal punto di vista tecnico la valutazione del fabbisogno calorico è stata effettuata secondo la metodica sviluppata da Harris-Benedict integrata dalla valutazione del livello di attività fisica del soggetto.
Sulla base di queste considerazioni il piano nutrizionale singolarmente proposto ai soggetti poteva prevedere una riduzione calorica compresa tra le 500 e le 1.000 kcal in meno rispetto a quanto stimato in basale, fornendo il 20% dell’apporto energetico totale da proteine, il 30% da lipidi e il 50% da carboidrati. Inoltre il profilo nutrizionale proposto è stato caratterizzato dalla notevole presenza di verdure, il ridotto tenore di sodio e di glucidi semplici, una quota di colesterolo non superiore a 300 mg/die con l’ulteriore raccomandazione di utilizzare prodotti freschi non semilavorati, almeno 3 porzioni di pesce a settimana e di non assumere alcolici di nessun tipo e gradazione. Il counseling relativo all’attività fisica era volto nel guidare i soggetti verso l’esecuzione di 210 minuti a settimana di esercizio di cui il 70% aerobico a moderata e il 30% dedicato al potenziamento muscolare.
Tutti i 50 soggetti in valutazione hanno regolarmente completato lo studio. Al termine dei 28 giorni di valutazione è stato possibile osservare come i soggetti trattati con Fibermet abbiano avuto una riduzione del peso corporeo superiore ai 3 kg statisticamente significativa, correlata ovviamente alla riduzione del BMI, valutata in questo caso in quota superiore al 5%. Le misure antropometriche come girovita e misura dei fianchi non hanno mostrato modificazioni statisticamente significative , anche se le riduzioni medie si collocano tra i 3.4 e i 2.2 cm rispettivamente. Le analisi ematochimiche non hanno mostrato variazioni statisticamente significative per quanto riguarda la glicemia basale e il colesterolo HDL, mentre risultati molto interessanti si sono avuti nella riduzione della glicemia post-prandiale, della colesterolemia totale, del colesterolo LDL e dei triacilgliceroli con una riduzione media intorno 9%, come evidente dalla Tabella 3.
Tabella 3: Risultati relativi al gruppo trattato con Fibermet (28 soggetti)
Analizzando invece i risultati relativi al gruppo aderente alle modificazioni proposte allo stile di vita, è stato possibile evidenziare come si verifichi una riduzione statisticamente significativa del peso corporeo, del BMI e del girovita rispettivamente del 5%, dell’8,5% e di 5 cm, mentre per quanto riguarda la misura dei fianchi si assiste a una riduzione di 2,7 cm non statisticamente significativa. Non si evincono però modificazioni significative del quadro ematochimico, come evidente dalla Tabella 4.
Tabella 4: Risultati relativi al gruppo aderente alle modifiche dello stile di vita (22 soggetti)
Confrontando dopo 4 settimane (T28) quanto ottenibile con i due diversi approcci è possibile evidenziare significative differenze tra i due gruppi in studio, nel dettaglio si riscontrano maggiori effetti correlati all’utilizzo di Fibermet per quanto riguarda la glicemia post prandiale, la colesterolemia totale, il colesterolo LDL e i triacilgliceroli, ridotti rispettivamente del 9,56%, 9,15%, 12,24% e 8,24% .Mentre nel gruppo aderente allo stile di vita si assiste a una maggiore riduzione del peso corporeo e della circonferenza della vita che, in questo caso, oltre a essere maggiore, si rivela anche statisticamente significativa.
Tabella 5: Differenze nei parametri valutati tra gruppo Fibermet e gruppo aderente a modifiche sullo stile di vita a T0 e T28
Nel complesso, in seguito ai 28 giorni di trattamento con Fibermet, non sono emersi effetti collaterali gravi, attribuendo alla miscela una tollerabilità che va da “Molto buona” a “Buona”. Nessun effetto collaterale è invece stato segnalato nel gruppo aderente alle modifiche sullo stile di vita.
Il lavoro appena discusso contribuisce a confermare ulteriormente che la dieta ipocalorica, dovutamente bilanciata, associata a un opportuno regime di esercizio fisico, costituisce ancora oggi la prima forma di intervento per il controllo del peso e il trattamento di sovrappeso, obesità, diabete di tipo 2 e, in minor misura, dislipidemie. Ma questa tipologia di approccio costituisce ancora una criticità per un numeroso quantitativo di soggetti che possono essere impossibilitati allo svolgimento di attività fisica. Anche l’influenza comportamentale dell’attività lavorativa, correlata a pasti fuori casa oppure l’incapacità di controllare l’appetito, possono essere delle notevoli criticità, situazioni dove l’utilizzo di fibre idrosolubili viscose costituisce un prezioso strumento sia per modulare l’assorbimento di preparazioni non casalinghe non sempre qualitative, sia per favorire il senso di sazietà, modulando di fatto l’appetito. Ma il beneficio maggiormente significativo, derivante dall’assunzione di fibre idrosolubili e viscose, è quello correlato alla riduzione della iperglicemia post-prandiale, del rilascio di insulina, della riduzione dei livelli di colesterolo e di trigliceridi. Il potenziale ipocolesterolemizzante delle fibre idrosolubili (dovuto in prevalenza alla loro capacità di sequestro sia della quota alimentare che dai Sali biliari nel lume enterico) viene ulteriormente potenziato in Fibermet grazie alla presenza di fitosteroli e fitostanoli che, con un diverso meccanismo d’azione (concorrenza chimica all’interno delle micelle lipidiche tra colesterolo e fitosteroli/fitostanoli), permettono un ulteriore incremento della performance del formulato.
La somma di questi effetti contribuisce a spiegare l’efficacia derivante dalla somministrazione di Fibermet anche in soggetti scarsamente aderenti alle modifiche sullo stile di vita, soprattutto a motivare il maggiore impatto nel miglioramento dei parametri ematochimici. Fibermet si mostra infatti superiore nel migliorare glicemia post-prandiale, la colesterololemia totale, il colesterolo LDL e i trigliceridi. La sicurezza, oltre al feed-back fornito dai pazienti, viene ulteriormente confermata dalla stabilità dei parametri epatici considerati AST e ALT.
Pur avendo un limite costituito dalla ridotta durata dello studio (4 settimane), dal ridotto campione (50 soggetti, comunque sufficienti per un’indagine statistica) e dall’assenza di protocollo di lavoro in cieco placebo controllato, questi risultati preliminari si mostrano molto interessanti, soprattutto in quanto in grado di fornire al medico e al nutrizionista un nuovo strumento per la gestione di quei pazienti che, per diverse problematiche, non riescono ad aderire sufficientemente alle modifiche dello stile di vita che sarebbero necessarie; inoltre, fornisce uno strumento estremamente funzionale anche per quei pazienti che, pur aderendo alle modifiche nello stile di vita, hanno nella correzione dei parametri ematochimici un intervento da affrontare con estrema urgenza, affiancando il supporto nutraceutico alla terapia farmacologica o utilizzandolo, risparmiando, l’arsenale farmacologico per la gestione dell’evoluzione futura del quadro metabolico del paziente.
1) Di Pierro F, Rapacioli G, Bertuccioli A “Role of a proprietary mixture of water-soluble, viscous fibers and phytosterols in managing overweight/obese subjects poorly following a prescribed diet and physical exercise regimen. Preliminary results”. Prog in nutr. 2016 / V. 18, N. 4: 369-375.