Scopri il ruolo cruciale della nutricinetica (come i nutrienti vengono assorbiti) e della nutridinamica (cosa i nutrienti fanno) nell’equilibrio biochimico del corpo umano. La comprensione approfondita dei processi di assorbimento di carboidrati e della distribuzione dei nutrienti e di conseguenza dei loro effetti fisiologici permetterà una migliore consapevolezza nella gestione di una sana alimentazione
Esploriamo le risposte ormonali immediate legate all’assunzione dei carboidrati e delle proteine. La gestione degli equilibri anabolici e catabolici è influenzata dalla risposta ormonale interessando insulina (per la crescita) e glucagone(per il catabolismo). Influenzando di conseguenza aspetti come dimagrimento o ipertrofia muscolare. Questo si verifica in quanto la secrezione dei suddetti ormoni avviene anche in seguito all’assunzione di alimenti contenenti per esempio carboidrati e/o proteine.
Valutiamo questi effetti attraverso parametri chiave come l’indice glicemico (IG), il carico glicemico (CG), e l’indice insulinemico. Questi forniscono un quadro completo delle variazioni glicemiche e della risposta insulinica che di conseguenza deriva dal consumo di alimenti.
L’IG classifica gli alimenti in base alla loro influenza sulla glicemia. I fattori che lo possono determinare sono:
Il CG considera sia la qualità che la quantità dei carboidrati consumati.
CG = IG / 100 x CHO
Quindi calcolando il punteggio forniamo una guida pratica alla classificazione degli alimenti basata su singole porzioni e su base giornaliera.
L’indice insulinemico svela il potenziale di un alimento nello stimolare la produzione di insulina, questo quindi andando oltre componente glucidica. Illustrando l’importanza della risposta insulinica anche per le proteine e grassi. Di seguito gli aminoacidi con un notevole potere insulinogenico:
Esaminiamo il ciclo di Randle e come l’eliminazione dei glucidi dall’alimentazione può influenzare il bilancio energetico, con implicazioni sull’insulino-resistenza.
L’eccesso calorico preferenziale di un nutriente (grassi) riduce, fino ad inibirne l’utilizzo, l’altro nutriente (carboidrati) in maniera diretta e senza mediazioni ormonali. In caso di digiuno o sforzi protratti, i grassi diventano il substrato energetico principale per la respirazione ossidativa. L’iperafflusso di grassi al fegato è interpretato come un segnale di mobilizzazione dei grassi dai depositi, con aumento della gluconeogenesi e dell’insulino-resistenza a livello epatico e muscolare
Di conseguenza è fondamentale che se possibile l’alimentazione sia varia e completa, cercando di prevenire tutti gli adattamenti che possono avere effetti potenzialmente negativi sulla sensibilità all’insulina
Concludiamo sottolineando l’importanza di modulare piuttosto che eliminare i carboidrati per preservare l’equilibrio metabolico. Di conseguenza un approccio funzionale all’educazione sanitario-nutrizionale e alla gestione razionale dell’alimentazione è da preferire rispetto ad approcci più estremi
Riflettiamo sull’importanza della conoscenza dei parametri per un piano nutrizionale sano ed educativo. Un’approfondita comprensione dei processi metabolici guida scelte alimentari razionali per un benessere duraturo.