La Berberina è un alcaloide isochinolinico da tempo studiato e impiegato in diversi ambiti che spaziano da quello nutraceutico, che si è concentrato sulle applicazioni metaboliche a quello farmaceutico, che si è concentrato sulle applicazioni gastrointestinali.
In riferimento alle applicazioni metaboliche diverse linee guida hanno recentemente proposto l’impiego della Berberina come agente ipolipemizzante utilizzabile a seconda dei casi (in base ai criteri proposti) come primo approccio oppure come add-on terapy.
Tra queste, si dimostrano di maggior interesse per completezza e rigore le linee guida congiunte ESC/EAS, il position statement congiunto SID/SISA ed il position paper intersocietario Nfi.
Considerato l’interesse mostrato dalle diverse società scientifiche relativamente all’impiego clinico della Berberina diventa centrale cercare di capire se, tra le diverse proposte formulative commercialmente disponibili esistano degli elementi che possano orientare verso una scelta maggiormente consapevole.
IL LAVORO DI METANALISI
Con questa finalità un recente lavoro indicizzato su PUBMED ha preso in considerazione i risultati presenti in letteratura relativamente a quanto ottenibile sul quadro lipidico mediante formulazioni a base di Berberina come monocomponente, in formulazione biofarmaceutica come associazione di Berberina + Silimarina oppure come in formulazione pluricomponente.
La metanalisi è stata realizzata secondo le linee guida PRISMA effettuando una ricerca sul database MEDLINE®/PubMed delle voci effetto e berberina effetto e berberine e dyslipidemia.
I criteri di inclusione utilizzati hanno previsto l’analisi di studi condotti in vivo, che prevedessero la valutazione clinica del colesterolo totale, delle LDL, delle HDL e dei trigliceridi all’inizio e al termine del periodo di valutazione, considerando lavori condotti in parallelo o con disegno incrociato che interessassero le seguenti tipologie di pazienti:
Da un iniziale insieme di 5545 lavori applicando i criteri di selezione ne sono stati isolati 19, di cui 5 analizzavano l’impiego di sola Berberina, 8 l’impiego farmaceutico di Berberina + Silimarina e 5 l’impiego di miscele pluricomponente.
Per fornire un’indicazione di carattere quantitativo si è deciso di procedere valutando la dimensione dell’effetto.
– Effect Size (ES), una misura della grandezza di un fenomeno. L’ES è perciò un modo di definire non solo se l’effetto c’è ma anche quanto è grande ed in genere un valore assoluto maggiore indica un effetto più forte.
L’analisi dei risultati sul colesterolo totale valutato in termini di Effect size dimostra che le 3 diverse tipologie di formulazioni si dimostrano efficaci, con un effetto superiore riscontrato per il gruppo Berberina + Silimarina.
Tra le formulazioni pluricomponente l’ES maggiore viene riscontrato nello studio effettuato da Di Pierro et al. 2016 (-2.94) che ha preso in considerazione l’utilizzo della stessa miscela utilizzata nel gruppo Berberina + Silimarina addizionata di un estratto di grado farmaceutico altamente standardizzato, contenente solo le forme attive di Monacolina (Monacolina K + KA).
L’analisi dei risultati sul colesterolo LDL valutato in termini di effect size (ES) conferma che le 3 diverse tipologie di formulazioni si dimostrano efficaci, anche in questo caso l’effetto superiore viene riscontrato per il gruppo Berberina + Silimarina.
Il risultato ottenuto nello studio di Di Pierro et al. 2016 (-0.60) si dimostra coerente con quanto ottenuto dallo stesso autore con la miscela priva di Monacolina K, l’analisi di questi risultati acquisisce particolare interesse se discussa alla luce dei risultati sulle HDL.
L’analisi dei risultati sul colesterolo HDL valutato in termini di effect size (ES), seppur modesto conferma di nuovo che le 3 diverse tipologie di formulazioni si dimostrano efficaci.
Di nuovo l’effetto superiore viene riscontrato per il gruppo Berberina + Silimarina.
Molto interessante il fatto che il risultato ottenuto nello studio di Di Pierro et al. 2016 (0.13) riporta un incremento, seppur modesto, delle HDL.
Questo considerando l’effetto ottenuto sul colesterolo totale e sulle LDL pone di fronte a un’ipotesi molto interessante: di fronte un marcato ES nella diminuzione del colesterolo totale e una diminuzione stabile rispetto alla formulazione con sola Berberina e Silimarina, la suddetta formulazione addizionata con l’estratto altamente standardizzato e titolato contenete le forme più attive di monacolina può aver verosimilmente causato una maggiore diminuzione di altre lipoproteine componenti il colesterolo totale.
L’associazione biofarmaceutica di Berberina e Silimarina, commercializzata come Berberol, ha dimostrato di avere un ES medio superiore sia alla singola Berberina che alle miscele contenenti Berberina, dimostrando l’indubbia utilità dell’intervento farmacocinetico volto ad incrementare la biodisponbilità del principio attivo.
Ancora più interessante è quello che emerge dallo studio della stessa miscela addizionata di un estratto di grado farmaceutico altamente standardizzato, contenente solo le forme attive di Monacolina, Monacolina K + KA, commercialmente distribuito con la denominazione “Monacopure 2.0” (l’insieme delle 3 componenti è commercializzata con la denominazione Berberol K).
Berberol K, oltre ad avere l’ES più alto relativamente alla riduzione del colesterolo totale e un ES paragonabile a quello di Berberol (negli studi condotti dallo stesso autore) relativamente alla riduzione delle LDL, mostra un ES relativo all’incremento, seppur modesto delle HDL.
Il colesterolo Totale è composto da colesterolo HDL + colesterolo non-HDL, il colesterolo non-HDL a sua volta composto da LDL, IDL e VLDL. Il suo valore viene calcolato maggiorando del 30% il colesterolo LDL (Lee Goldman e Andrew I. Schafer, Goldman-Cecil Medicine, 25ª ed., Philadelphia, Elsevier-Saunders, 2016, p. 1395, ISBN 978-1-4557-5017-7).
L’ipotesi interessante a questo punto è quella relativa alla capacità di Berberol K di mostrare di agire potenzialmente, a parità di ES sulle LDL, sulle restanti componenti del colesterolo non-HDL. Se confermata da ulteriori studi mirati questo risultato si potrebbe rivelare di notevole importanza, in quanto soprattutto VLDL e IDL (soprattutto VLDL) mostrano un importante ruolo nello sviluppo e progressione dell’aterosclerosi e di conseguenza delle patologie cardiovascolari correlate, con tutto ciò che ne consegue.
Oltre a confermare in generale la validità della Berberina come valido strumento nutraceutico, questa metanalisi mette in luce come l’ottimizzazione della resa farmacocinetica dovuta all’approccio Biofarmaceutico risulti una strategia vincente nell’ottimizzazione del risultato clinico, ponendo inoltre nuovi spunti volti a chiarire ulteriormente tutte le potenzialità di questi importanti strumenti nutraceutici.
Bertuccioli A, Moricoli S, Amatori S, Rocchi MBL, Vici G, Sisti D.
Berberine and Dyslipidemia: Different Applications and Biopharmaceutical Formulations Without Statin-Like Molecules—A Meta-Analysis
J Med Food. 2019 Aug 23. doi: 10.1089/jmf.2019.0088. [Epub ahead of print]
Authors/Task Force Members: Catapano AL, Graham I, De Backer G, Wiklund O, Chapman MJ, Drexel H, Hoes AW, Jennings CS, Landmesser U, Pedersen TR, Reiner Ž, Riccardi G, Taskinen MR, Tokgozoglu L, Verschuren WM, Vlachopoulos C, Wood DA, Zamorano JL.
2016 ESC/EAS Guidelines for the Management of Dyslipidaemias: The Task Force for the Management of Dyslipidaemias of the European Society of Cardiology (ESC) and European Atherosclerosis Society (EAS) Developed with the special contribution of the European Assocciation for Cardiovascular Prevention & Rehabilitation (EACPR). Atherosclerosis. 2016 Oct;253:281-344
Pirro M, Vetrani C, Bianchi C, Mannarino MR, Bernini F, Rivellese AA.
Joint position statement on “Nutraceuticals for the treatment of hypercholesterolemia” of the Italian Society of Diabetology (SID) and of the Italian Society for the Study of Arteriosclerosis (SISA). Nutr Metab Cardiovasc Dis. 2017 Jan;27(1):2-17
Poli A, Barbagallo CM, Cicero AFG, Corsini A, Manzato E, Trimarco B, Bernini F, Visioli F, Bianchi A, Canzone G, Crescini C, de Kreutzenberg S, Ferrara N, Gambacciani M, Ghiselli A, Lubrano C, Marelli G, Marrocco W, Montemurro V, Parretti D, Pedretti R, Perticone F, Stella R, Marangoni F.
Nutraceuticals and functional foods for the control of plasma cholesterol levels. An intersociety position paper.
Pharmacol Res. 2018 Aug;134:51-60
Per una trattazione approfondita vedi l’articolo su : www.informazionemedicaintegrata.it